Page 4 - ARTICOLO INDICATORI QUALITA'
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Analisi e Commenti

    È da notare, comunque, che il nuovo art. 117, ricalan-         ri di riferimento di costo e di fabbisogno che promuovono
do il testo precedente, continua a prevedere in capo allo          condizioni di efficienza nell’esercizio delle medesime fun-
Stato la facoltà di esercitare il potere sostitutivo, laddove, al  zioni».
quinto comma, nel disciplinare la partecipazione delle re-
gioni e province autonome, nelle materie di loro compe-                È da considerare, da ultimo, come tra le materie indi-
tenza, a talune decisioni concernenti gli atti normativi           cate nel terzo comma dell’art. 117, nelle quali le regioni
dell’Unione europea e gli accordi internazionali, dispone          avranno competenza legislativa propria, non vi sia alcun
che essa avvenga «nel rispetto delle norme di procedura            cenno alle “professioni”, oggetto finora di legislazione
stabilite con legge dello Stato, che disciplina le modalità di     concorrente. Tale materia diviene, quindi, appannaggio
esercizio del potere sostitutivo in caso di inadempienza».         esclusivo della legge dello Stato: aspetto, questo, di im-
                                                                   portanza non secondaria, considerati i tentativi di qualche
    Con riferimento alla lotta agli sprechi, che continuano        regione - sventati, invero, dalla giurisprudenza - di adotta-
a verificarsi nei servizi sanitari di molte zone d’Italia, par-    re misure in grado di intaccare le prerogative di professio-
ticolare importanza riveste anche il disposto del terzo            nisti sanitari abilitati e iscritti in albi.
comma del nuovo art. 119 Cost., con il quale, per la pri-
ma volta, viene sancito a livello costituzionale il principio          Può dirsi, in conclusione, che le modifiche al Titolo V,
dell’applicazione dei costi standard nello svolgimento delle       restituendo alcuni poteri allo Stato, responsabilizza mag-
funzioni pubbliche dei Comuni, Città metropolitane e Re-           giormente gli Organi del potere centrale, ponendo le pre-
gioni. La norma citata, nel prevedere che le risorse econo-        messe per poter intervenire efficacemente con misure cor-
miche derivanti dalle fonti indicate dallo stesso articolo         rettive dei fenomeni di cattiva gestione o di malgoverno
«assicurano il finanziamento integrale» di dette funzioni,         regionale, specie nei casi in cui non siano garantite alla
stabilisce che «con legge dello Stato sono definiti indicato-      popolazione locale l’attuazione dei LEA e una sostanzia-
                                                                   le uniformità di trattamento nella tutela della salute.

                   VACCINAZIONI. OCCORRE RIPRISTINARE UN SISTEMA VACCINALE UNICO

    Con una recente interrogazione parlamentare (n. 3-02142), a firma della Senatrice Mara Valdinosi e altri (PD) è stato chiesto al
Ministro della Salute di fare il punto sulla politica vaccinale nazionale, in relazione alla situazione di confusione e di pericolo per la
salute pubblica che va determinandosi in presenza di una preoccupante decrescita della somministrazione dei vaccini.

    Gli interroganti segnalano, come cause principali del fenomeno, due criticità: da una parte la disinformazione (diffusa in partico-
lare dai social network), che alimenta nei genitori immotivate preoccupazioni su presunti rischi ed effetti collaterali; dall’altra la rifor-
ma del Titolo V della parte II della Costituzione, che avendo attribuito alle Regioni “la responsabilità, quasi esclusiva, dell’organizza-
zione e gestione del servizio sanitario”, avrebbe determinato la frammentazione del SSN in un “mosaico estremamente variegato”,
cosicché anche per le vaccinazioni l’offerta sanitaria è “a macchia di leopardo a fronte di rischi infettivi sostanzialmente omogenei”,
con “politiche vaccinali caratterizzate da una forte eterogeneità territoriale evidentemente ingiustificata”, fino al punto che in alcu-
ne regioni i vaccini sono a carico dell’utente anziché del SSN.

    Si chiede quindi di sapere se il Ministro intenda attuare un monitoraggio più stringente, con verifiche annuali degli obiettivi pre-
visti dal Piano Nazionale per la Prevenzione Vaccinale (PNPV); intervenire contro le Regioni che non rispettino questi obiettivi; predi-
sporre “una campagna informativa autorevole e chiarificatrice” sul valore della vaccinazione. Si chiede infine se non sia il caso di va-
lutare “un ripensamento dell’intera politica vaccinale, al fine di ripristinare un sistema vaccinale unico, unitario e nazionale, affinché
tutti i bambini abbiano gli stessi standard di protezione ovunque nascano”.

    All’interrogazione ha risposto il Sottosegretario di Stato per la Salute, On. Vito De Filippo, nella seduta della Commissione Igiene
e Sanità dell’8 ottobre, il quale ha in sostanza condiviso tutte le osservazioni avanzate, confermando sia “l’importanza fondamentale
dei vaccini” sia la necessità di intervento per garantire l’omogeneità di copertura. Con riguardo alla “aggressiva disinformazione”,
non basata su evidenze scientifiche, di cui la popolazione è stata vittima, il Sottosegretario ha fatto presente che la bozza del Piano
nazionale per la prevenzione vaccinale (PNPV) 2016-18 ipotizza l’avvio di una comunicazione istituzionale dedicata, con la previsio-
ne di impegnare su di essa anche i programmi scolastici e universitari. Quanto alla difformità delle prestazioni a livello regionale - ha
soggiunto - “l’impegno per dare nuovo vigore alle politiche vaccinali nazionali” potrebbe attuarsi anche “attraverso un finanzia-
mento ad hoc per le relative attività e un possibile acquisto centralizzato dei vaccini”, per garantire costi standard e continuità di ap-
provvigionamento.

    La gravità di questa “fuga dalle vaccinazioni” e delle sue possibili conseguenze è segnalata non solo da Organismi nazionali e
personalità aventi funzioni di responsabilità nel settore, ma anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che, a conclusione del
meeting, tenutosi nel marzo di quest’anno a Copenaghen, sulla campagna di vaccinazioni nei Paesi dell’U.E. contro il morbillo e la
rosolia congenita, ha chiesto un incontro urgente con il Ministro della Salute Lorenzin.

    I dati dell’Istituto Superiore di Sanità sulle coperture vaccinali in Italia relativi agli ultimi anni sono ormai ben noti e indicano un
tasso di vaccinazione al di sotto degli obiettivi minimi previsti dal PNPV. “Scendono, infatti, al di sotto del 95% (obiettivo minimo) le
vaccinazioni per poliomielite, tetano, difterite ed epatite B e la percentuale scende ulteriormente per le vaccinazioni contro il mor-
billo, la parotite e la rosolia che raggiunge una copertura del 86%, diminuendo di oltre 4 punti percentuali”.

    Sono dati che denunciano una situazione, in progressivo peggioramento, che, secondo il Presidente dell’ISS, Walter Ricciardi,
avrà gravi conseguenze sulla salute individuale e collettiva, con il rischio del manifestarsi di epidemie importanti per malattie che
erano state cancellate proprio grazie alla capillare diffusione della pratica vaccinale. Per scongiurare queste previsioni il mondo
scientifico è unanime nel ritenere ormai improcrastinabile l’approvazione del nuovo PNPV proposto da Ministero della Salute d’inte-
sa con i propri Organi tecnico-scientifici e con le regioni. Ma, come ha osservato il Prof. Ricciardi, spetta agli operatori del SSN rista-
bilire la memoria storica delle epidemie e della mortalità infantile e difenderla dalle campagne denigratorie che mettono a rischio la
salute di tutti. (F.R. Greco)

2 MONDO SANITARIO • 9/2015
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