Page 16 - ARTICOLO INDICATORI QUALITA'
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Studi e Ricerche

ne e coordinamento di molteplici figure professionali                   nare il “fare bene le cose”, legato alla storia e all’esperien-
aziendali.                                                              za della singola azienda, con il “fare bene le cose giuste,
                                                                        in modo giusto, al momento giusto, al paziente giusto”,
    Le attività cliniche svolte all’interno del processo han-           incentrando quindi la propria attività sul criterio fonda-
no la caratteristica di essere basate sulle evidenze scientifi-         mentale della qualità delle prestazioni rappresentato
che rappresentate dalle Linee Guida di riferimento conte-               dall’appropriatezza delle cure e dall’efficienza organizza-
stualizzate alla realtà operativa locale.                               tiva.

    L’elaborazione di percorsi specifici dovrà necessaria-                  Lo strumento di certificazione di accreditamento deve
mente essere preceduta da un’attenta analisi delle patolo-              orientare ad un sistema di gestione della qualità assisten-
gie trattate e dovrà essere seguita dalla selezione di speci-           ziale non statico ma dinamico, in cui siano previste atti-
fici Indicatori di Qualità.                                             vità di verifica e revisione del “modo di fare le cose”.

La Casistica                                                                In tale ottica gli Indicatori selezionati con questo pro-
    Nella fig. 5 sono rappresentate le patologie oggetto di             getto possono rappresentare il vero “termometro” della
                                                                        Qualità attesa e percepita sia all’interno sia all’esterno
trattamento riabilitativo presso il Centro CMPH                         dell’azienda. Gli indicatori generali di struttura possono
                                                                        assumere un fondamentale ruolo descrittivo nella valuta-
Fig. 5 - CMPH casistica                                                 zione del proprio posizionamento nei confronti di stan-
                                                                        dard di riferimento previsti dall’accreditamento oltre a
Legenda: DSA: Disturbi Specifici Apprendimento; RM: Ritardo Men-        rappresentare una preziosa base di valutazione per le veri-
tale; PCI: Paralisi Cerebrali Infantili; MRG: Malattie Rare Genetiche;  fiche di qualità messe in atto periodicamente dalle ASL e
AUT: Autismo                                                            dalla Regione Lazio. Tra gli Indicatori specifici sono da
                                                                        ritenere prioritari gli indicatori della cartella clinica riabi-
La Griglia degli Indicatori dei PCA                                     litativa, in quanto essi misurano l’appropriatezza di un
    La sfida futura che ci attende sarà quella di sviluppare            fondamentale processo assistenziale in relazione a stan-
                                                                        dard di riferimento contenuti nelle linee guida in riabilita-
una griglia di Indicatori che misurino la validità dei singo-           zione. La presenza di specifici indicatori consente di mo-
li percorsi in relazione ai processi e agli esiti assistenziali         dificare la “vision” di tale documento da semplice conte-
conseguiti, consentendo all’équipe riabilitativa di cono-               nitore di notizie a formidabile strumento di valutazione,
scere, misurare e confrontare i risultati ottenuti con i risul-         verifica e confronto del progetto riabilitativo e di appro-
tati attesi e di mettere in atto eventuali azioni correttive e          priatezza delle cure.
di miglioramento.
                                                                            Un cenno particolare merita il questionario di sod-
Conclusioni                                                             disfazione del paziente che rappresenta il fine ultimo
                                                                        della qualità totale; le organizzazioni più avanzate, og-
    Le organizzazioni sanitarie moderne sono sempre più                 gi, rimodulano i servizi sulla base dei giudizi soggettivi
strutturate secondo uno schema organizzativo di tipo                    degli utenti, identificano le priorità di intervento in
orizzontale, a matrice e declinano le proprie funzioni in               grado di soddisfare le loro aspettative, tengono monito-
processi operativi di supporto e strategici che debbono ne-             rata la qualità percepita a valle degli investimenti effet-
cessariamente essere sottoposti a verifica di qualità. Nelle            tuati; è proprio questa l’azienda orientata al cliente in
strutture sanitarie il management della Qualità totale pre-             quanto inserisce nella propria strategia la prevenzione
vede che il risultato dei processi aziendali debba essere               dei disagi.
orientato verso la centralità del paziente.
                                                                            In conclusione, le basi teoriche della Clinical Governan-
    Il miglioramento continuo della qualità non è uno                   ce, intesa come messa in atto di attività continue di mi-
strumento fine a se stesso, deve rappresentare nei con-                 glioramento dell’assistenza, e della Accountability, intesa
fronti dei pazienti un valore in più aggiunto alle attività e           come rendicontazione del proprio operato, non possono
ai servizi offerti dalla struttura sanitaria.                           prescindere dall’utilizzo del prezioso “termometro della
                                                                        qualità” rappresentato dall’indicatore. L’importanza di
    Attraverso tale strumento l’azienda individua una sin-              tale strumento di qualità è stata intuita fin dal 1600 dal
golare via di sviluppo, impostata sulla capacità di combi-              grande scienziato Galileo Galilei che esortava tutta la co-
                                                                        munità scientifica a “misurare tutto ciò che è misurabile e a
                                                                        rendere misurabile ciò che non lo è”.

                                                                        Ringraziamenti

                                                                            L’Autore ringrazia il Dott. Riccardo Fatarella che ha
                                                                        supervisionato la stesura del project work su cui si basa
                                                                        questo lavoro nell’ambito del Master universitario di II
                                                                        Livello Management delle Aziende Sanitarie della LUISS
                                                                        Business School.

14 MONDO SANITARIO • 9/2015
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